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Nabucodorozor's avatar
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Sono appena tornato a casa, stanco, con il sorriso agrodolce che ti lasciano le cose belle che finiscono... Prima di andare a dormire, mi metto a ripensare a tutte le facce che ho rivisto oggi, dopo anni, e alle cose che ho fatto...
Non ci riesco. In mezzo a tutte quelle facce conosciute sei spuntata tu, dal nulla, un'estranea familiare con cui sembrava di conoscersi da sempre pur essendosi visti quel giorno, solo poche ore in mezzo ad altre cento persone. Nonostante l'alcol faccia di tutto per farmi sentire in difetto, so che ci siamo divertiti, abbiamo parlato tanto, camminando in riva al mare guardando coppiette felici festeggiare, e noi felici con loro a goderci il momento.
È vero, posso anche non ricordarmi tutto quello che ci siamo detti... Ma difficilmente dimenticherò la tua strenua volontà di non bere niente, nonostante la soddisfazione di averti fatto provare un drink perfezionato da me... Col senno di poi, avrei voluto seguire il tuo esempio...
E invece no, ho preferito festeggiare anch'io con l'amico Bacco, un amico tanto allegro quanto infame, che ti lascia l'amaro in bocca e la nebbia nei pensieri.
Poi te ne sei andata, lasciandomi solo con persone che ormai non avevano più significato. Le battute dei vecchietti, i discorsi con gli altri ragazzi, i caffè... Era come se ci fossimo visti li per un qualche strano disegno e tutti quei piccoli indizi fossero una prova che tutti e due abbiamo ignorato, forse perché ci vergognavamo troppo.
Mi hai scritto, arrivata a casa, continuavi a scherzare mentre riguardavi le foto e io scherzavo con te, come fossimo fianco a fianco pur essendo così distanti.
La sera è scivolata via, ho portato a casa qualcuno e nonostante in macchina si parlasse forte, i miei pensieri erano più rumorosi ancora. Davo risposte vuote a domande piccole, che non riuscivo neanche bene a capire, con tutto quel casino. È tardi ormai, entro dalla porta, svuoto le tasche, tolgo i vestiti ma tu sei ancora li, indelebile.
Ho paura di sentirti ancora. Conoscendomi, con l'aiuto dell'alcol finirò per perdermi tutto, ancor prima che possa farlo la mia pessima memoria. Tutto quello che di bello abbiamo vissuto in quelle poche ore non sarà che un puzzle da ricostruire senza i pezzi, sparsi come quella sabbia su cui abbiamo lasciato le nostre impronte assieme, e sarà tutta colpa mia.
So che ti farai viva, l'ho capito, ma so anche che, come al solito, sono più bravo a dare consigli che a metterli in atto. Ci fosse qualcun'altro al mio posto, a quest'ora gli avrei detto come agire, per filo e per segno, tanto da stupirlo, perché da fuori non sembro così calcolatore. Ma nel mio caso è diverso, pur pensando a tutte le soluzioni, non riesco a scegliere quella migliore. La verità è che non mi conosco tanto quanto riesco a conoscere bene gli altri, con un primo sguardo, con le prime parole, come è successo con te.
Sono esausto, devo mettermi a dormire... Domani mi sveglierò e rimetterò assieme qualche pezzo del puzzle, aspettando di sentirti...
"Beati gli smemorati perché avranno la meglio anche sui propri errori." -Friedrich Nietzsche
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VendemiaireWings's avatar
[...]e nonostante in macchina si parlasse forte, i miei pensieri erano più rumorosi ancora.-

Questo è il punto che mi è piaciuto di più. Credo che il protagonista non sia un personaggio negativo, piuttosto uno che dovrebbe osare, agire; chiamarla consapevole del desiderio dell'altra di risentirlo, ma alle volte ci vince la ritrosia, un'ingiustificata timidezza che si confonde con una buona dose di fiacchezza. Si tratta della sfida di tutti, abbiamo l'arma perfetta per vincere, la volontà, ma la disfatta arriva presto se non la sfoderiamo.