Caro Diario

Caro Diario, trovo davvero idiota che tu abbia deciso di farti vedere solo adesso e in questo modo così stupido.
Voglio dire, se vuoi sapere cosa faccio durante le mie giornate non hai un modo più intelligente? Cazzo, abito in una città di pazzi, mi aspetterei che le telecamere agli angoli delle strade non siano lì per divertimento! Mi aspetto che tu sappia già quello che vuoi sapere! E invece a quanto pare no, Diario, hai bisogno che io ti dica quello che vuoi sapere. Beh, forse io non voglio dirtelo quello che vuoi sapere, anche se sapessi cos'è.
Devi sapere, caro Diario, che già questa faccenda della città dei pazzi mi manda davvero in bestia. Cosa aveva l'istituto di sbagliato? Chi ha voluto questo abominio nei nostri confronti spacciandolo per una rivoluzione del campo medico? Come diavolo può essere una rivoluzione nel campo medico lasciare tutti i pazzi del Paese liberi di vivere la vita che più li aggrada in una città chiusa? Mi sono sempre chiesto come lo chiamate da là fuori... il ghetto dei pazzi? Arkham city?
Io lo chiamo pazzia, pazzia pura. Ironico, non trovi? Certo, io sono qui dentro e tu sei li che mi leggi, Diario. Ma io ti chiedo: chi sta meglio tra noi due?
In fondo il mondo è pieno di pazzi, la differenza tra qui o lì è che qui ci sono quelli certificati, quelli che un qualche strizzacervelli ha stabilito essere da camicia di forza, mentre lì i pazzi sono tutti da scoprire. Ancora non sai chi entrerà in banca con il viso coperto da una maschera da presidente e farà fuori venti o trenta persone.
Il piacere della sorpresa, non trovi?
Ho sempre amato le sorprese. Fino al giorno in cui, sfinito da una giornata di lavoro da 18 ore in fabbrica, di quelle che ti sudano anche le palle degli occhi, tornato a casa ho trovato mia moglie e mio figlio... beh, lo sai già, no? E sai anche che non mi piace ripetere le cose, mi irrita.
Comunque davvero Diario, che cazzo ti è saltato in mente? "da oggi in poi annoterete la vostra vita sul diario che troverete nella buca delle lettere al vostro rientro a casa"? Come puoi essere convinto che siano tutti così stupidi da usarti per raccontarti i fatti loro e le loro azioni sconvenienti? Questo va oltre alla follia... Posso ricordarti che qui dentro c'è gente che ha squartato famiglie solo perché veniva guardato storto? Il tuo mi sembra un affronto ben più grave, caro Diario, pensa cosa potrebbe capitarti! Vorrei inoltre farti presente che, nonostante le varie censure che simpaticamente applichi alle notizie che tu e i tuoi amichetti ci fate arrivare qui, noi sappiamo che il Muro non è invalicabile. Sappiamo di Simmons e di come ha banchettato ancora lì fuori, prima che lo prendeste. O almeno, questo è quello che si dice. Simmons è sempre stato fin troppo freddo e calcolatore in tutto quello che faceva. Era dentro da dieci anni, poi quando ci avete spostato qui, gli è bastato poco meno di un anno per capire come fuggire. Non che mi sia chiaro come abbia fatto, per carità, alcuni dicono fogne, alcuni dicono che sia salito sul camion del latte senza che  il vostro occhio attento se ne accorgesse. Sta di fatto che sappiamo che è li fuori e che si è gustato un altro di quei assistenti sociali che tanto trovava succulenti. Vedi cosa succede a fare dei torti alle persone? Simmons non avrebbe mai fatto male a una mosca in vita sua, invece il Sistema lo aveva affidato a un assistente sociale con la passione un po' troppo morbosa dei bambini e dieci anni dopo ci ritroviamo il più giovane serial killer dello stato. Bravi, complimenti! Poi come sia diventato un cannibale non saprei neanche io, non me lo ha mai spiegato neanche nel poco tempo che siamo stati vicini di casa, anche se credo che la tipa che frequentava abbia avuto delle influenze negative.
È singolare parlare di influenze negative su un serial killer, non trovi? È un po' il grande potere delle donne. Ogni uomo perde la testa per la sua donna. O per una donna in generale. Forse, caro il mio Diario, anche tu hai a casa una signora Diario che in questo momento ti fa le corna col tuo migliore amico e tu non ne hai il minimo sospetto. Ma d'altronde come puoi pretendere che una donna ti aspetti se preferisci leggere quello che scrivo io piuttosto che adempiere ai tuoi doveri di maschio? Sono anche sicuro che uno stipendiato dal Sistema non abbia problemi a trovarsi una bella donna... due belle gambe sode, lunghe, di quelle da leccare da cima a fondo, e due belle tette grandi e soffici, in cui affondare in pieno la faccia. Senza parlare di un bel culetto, tutto da schiaffeggiare mentre te la monti da dietro.
Eh sì cazzo, sei uno stronzo, sei lì che leggi queste cose e a casa tua c'è uno che si sta facendo fare il servizio completo dalla tua signora. E quando lo scoprirai, dimmi, cosa ne farai dei due animali? Ti appellerai all'umanità di cui tanto vi fregiate voi "normali" o prenderai il tuo caro vecchio ferro otto dalla sacca da golf in pelle bianca che conservi gelosamente in garage e comincerai a far volare pezzi dei due malcapitati in tutta la stanza, fino a quando sudore, sangue e umori vari non diventeranno un tutt'uno con le tue lacrime di gioia? Perché ti assicuro, Diario, che quello sarà il momento in cui ti sentirai vivo per la prima volta nella tua vita da dopo che sei uscito dalla tua cara mammina. Una sensazione così non la raggiungi neanche quando ti fai quella porcellona della signora Diario, e sono sicuro che sia abbastanza piacevole.

Dove ero arrivato? Ah sì, tu fai incazzare le persone! Se il povero Simmons sapesse che ci hai dato da fare i compiti a casa probabilmente farebbe uno strappo alla sua dieta e verrebbe a papparsi pure voi... come vi viene in mente, santo cielo.
Già trovo idiota svuotare tutti gli istituti di igiene mentale del Paese qui dentro e lasciarci vivere una vita normale, in più non ci fate pagare niente! Cazzo, se stessi dall'altra parte e sapessi che in tempi di crisi i miei soldi tengono a galla un'intera città di pazzi mi incazzerei come una bestia! Oppure mi farei dichiarare pazzo, dipende.
Anche perché, voglio dire, la gente da qui scappa e lì fuori come ti ho già detto nascono più pazzi ogni giorno che cani randagi... A conti fatti preferirei stare qui dentro che lì fuori, almeno mi farei mantenere!
Certo, non è che si viva da re qui dentro. Alla fine i pasti sono i soliti papponi pronti che ci davate anche all'istituto, solo che qui non c'è cuoca Alice. Stupida come una bertuccia, ma due labbra così non le avevo mai viste in vita mia, il pensiero che se la girassero tutti gli infermieri mi dava il voltastomaco.
Come mi dava il vomito anche il doversi fare la doccia con gli altri pazzi rinchiusi lì dentro. Certa gente diventa più strana quando rimane rinchiusa tra soli uomini per troppo tempo, tanto da farsi piacere... beh, hai capito. Certe cose non le sopporto. Almeno qui ti fai la doccia a casa, senza nessuno che ti guarda e senza il rischio di passarti un mese in isolamento perché hai rotto i denti di Fallon, il sodomita della 7G.
Che poi Fallon era pure simpatico, per carità. Mi ricordo quando nelle sedute di terapia di gruppo lanciava le caccole alla terapista e quella, dall'alto del suo retaggio made in India tutto non violenza e pace interiore, non muoveva un dito.
Alla diciottesima seduta ci sono voluti due agenti per staccarla dal collo di Fallon prima che lo stronzo rischiasse seriamente di crepare.
Che fine ha fatto la terapista poi? L'avete rinchiusa o le avete dato una pacca sul sedere e l'avete riassegnata? Era carina, peccato per quel fare hippy... Oh, fanculo, è l'una e mezzo, ho un sonno bastardo e sto ancora scrivendo con te. Più che pazzo, devo essere rincoglionito.

Comunque te lo ripeto, caro il mio Diario: non so cosa tu speri di ottenere da me. Io posso solo dirti che il confine tra la sanità e la pazzia è più sottile dei fogli di cui sei fatto.